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Come funzionano gli Store di terze parti su iPhone?

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Apple ha recentemente concesso l’autorizzazione per l’utilizzo di app store di terze parti su iPhone, in conformità con i requisiti dell’Unione Europea. Un mese dopo questa decisione, è stato lanciato un unico mercato alternativo. In questo articolo, esploreremo come installare applicazioni da questi store e come interagire con tali piattaforme.

Il processo di installazione di uno store di terze parti può risultare un po’ complesso, ma una volta completato, diventa facile da utilizzare. Per iniziare, l’utente deve cliccare un link speciale presente sul sito web dello sviluppatore. A questo punto, il sistema operativo mostrerà un avviso che le impostazioni attuali vietano l’utilizzo di marketplace indipendenti. Dalle impostazioni, è possibile selezionare l’opzione desiderata e tornare al sito per cliccare nuovamente sul collegamento. A questo punto, iOS richiederà di confermare l’installazione e successivamente lo store verrà scaricato e avviato.

È probabile che Apple abbia intenzionalmente reso complesso questo processo al fine di scoraggiare i proprietari di dispositivi dall’abbandonare l’App Store ufficiale, che è semplice e intuitivo. Durante il processo di installazione, il sistema operativo mostra diverse schermate di avviso, informando che molte funzioni familiari potrebbero non funzionare correttamente su uno store non ufficiale e che l’autore del sito potrebbe accedere ai dati personali dell’utente.

Una volta installato uno store di terze parti, è possibile procedere all’installazione delle applicazioni desiderate semplicemente cliccando sul pulsante “Installa” nella pagina dell’applicazione.

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Quali sono le anternative?

Attualmente esiste solo una risorsa di terze parti chiamata Mobivention, che si rivolge alle aziende che desiderano distribuire software tra i propri dipendenti. Tuttavia, Apple sta testando un altro sito chiamato AltStore. Attualmente, AltStore offre due programmi nel suo catalogo: Delta, un emulatore per Nintendo NES, SNES e N64, e Clip, un’applicazione per il clipboard.

Apple esercita il controllo sia sugli store di terze parti che sulle applicazioni presenti al loro interno, con l’obiettivo di garantire che gli sviluppatori non distribuiscano malware. Tuttavia, le regole per questi store non sono ancora così rigide come nell’App Store ufficiale. Ad esempio, Clip è in grado di intercettare gli oggetti copiati in background, una funzionalità che non sarebbe possibile per le alternative presenti nel marketplace ufficiale. Per ottenere ciò, l’applicazione utilizza funzionalità non documentate del sistema operativo.

Esistono tuttavia degli ostacoli da superare. I proprietari di AltStore sono tenuti a pagare ad Apple 50 centesimi di euro per ogni installazione, e questi costi potrebbero essere trasferiti agli utenti attraverso pubblicità o altre forme di compensazione. Inoltre, dal punto di vista dei consumatori, il meccanismo può risultare dubbio. Ad esempio, gli store di terze parti smetteranno di funzionare se si esce dall’Unione Europea per più di un mese.

Tuttavia, queste sfide non hanno fermato Epic Games e MacPaw, che hanno annunciato il lancio delle proprie piattaforme. MacPaw offre Setapp, un catalogo di abbonamenti a pagamento per applicazioni Mac.

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