La Russia ordina a Google di sbarazzarsi delle app per scaricare e ascoltare musica

Dopo due anni di lavoro, il Duma di Stato russa ha adottato nuove leggi volte a reprimere la distribuzione di app che violano la normativa sul copyright.
Subito dopo essere stata firmata dal presidente Putin, la legislazione è entrata in vigore il 1° ottobre 2020, la regolamentazione esercita pressioni sugli sviluppatori di applicazioni che violano le leggi sul copyright.
In sostanza, la legge obbliga i marketplace come Play Store, App Retail di Apple e AppGallery di Huawei, a prendere provvedimenti per far sì che le applicazioni con presunte violazioni agiscano legalmente a seguito di un reclamo ufficiale. In caso contrario, questi market potrebbere essere costretti ad una chiusura totale.
Reclami presentati rapidamente in opposizione ad Apple e Google
Sony Tunes Amusement, Common New Music e una divisione della Warner (SBA Music Publishing) non hanno sprecato tempo nel presentare domande per un’ingiunzione preliminare in opposizione ad Apple al docket del tribunale della città di Mosca all’inizio di ottobre.
I reclami si concentrano su tre applicazioni nel punto vendita Application Retail che, secondo quanto riferito, consentono ai clienti di accedere alla musica in maniera del tutto gratuita e non autorizzata: PewPee: New music Participant, iMus Audio Player e Tunes Offline New music Down load. Subito dopo, le aziende di Google hanno presentato anche i relativi reclami, concentrandosi su applicazioni tra cui Audio Downloader e Free MP3 Downloader.
Secondo l’affermazione di dichiarazione acquisita dalla pubblicazione russa Kommersant, SBA Audio Publishing ha chiesto alle telecomunicazioni comunitarie Roscomndazor di impedire a Google di “creare le condizioni” per la distribuzione illegale di tre brani musicali appartenenti alla band pop russa Product Soda.
Il software era redditizio e il tribunale della città di Mosca ha ora acquistato Google per bloccare l’accesso al software Songs Downloader. In rappresentanza del querelante, Roman Lukyanov dell’organizzazione di regolamentazione Semenov & Pevzner ha detto a Kommersant che questa è la prima conclusione del verbale del tribunale relativa al blocco delle app che violano la legge sul copyright.
Prospettiva scappatoia nella legge
Dato il tempo impiegato da due anni per mettere insieme il nuovo regolamento, molti hanno previsto che la situazione fosse ormai in perenne fase di stallo. D’altra parte, secondo Anatoly Semyonov, presidente del Comitato per i beni intellettuali e le industrie piene di risorse dell’Unione russa degli industriali e degli imprenditori, esiste una probabile scappatoia.
Semplicemente solo, se un’applicazione piratata in seguito viene rinominata, i titolari dei diritti dovranno presentare una nuova domanda del produttore all’aula del tribunale per farla sradicare, indicando che almeno a breve termine, le app piratate potrebbero molto probabilmente eludere il blocco.
Si prevede quindi che Google provvederà a poco a poco a rimuovere dallo store tutte le app che consentono di ascoltare e scaricare musica illegalmente. Nel caso in cui l’applicazione non venga rapidamente rimossa, gli ISP dell’area potrebbero essere istruiti a bloccare l’accesso al pacchetto software esattamente allo stesso modo in cui fanno piratare le pagine web.
Tuttavia, la corrispondenza specificata da Google ed Apple nel precedente periodo di trenta giorni, in cui si sono impegnati a collaborare per sradicare le applicazioni pirata, sembra improbabile.
Considerazioni
E se questa censura fosse estesa a tutte le applicazioni che violano il copyright e quindi a tutte le app che offrono canali tv, film e serie tv? Beh, in realtà è sempre stato così ma molto spesso, data la mole di applicazioni presenti soprattutto sullo store di Google, alcune di esse sfuggono ai controlli fino a quando però qualcuno non ne segnala l’illegalità . A quel punto l’app in questione viene bandita dal Play Store ma io personalmente ho visto più volte la stessa app pubblicata con autore e nome differente.Â
In questa legge tuttavia non vengono citati i market alternativi come Aptoide, ma solo quelli ufficiali Google, Apple e Huawei.
Credo che dietro a questo business ci siano gruppi ben organizzati di sviluppatori che se ne sbattono altamente delle leggi sulla violazione del copyright 😅.
Fonte: https://www.husham.com/
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