L’euro digitale può scatenare tassi di interesse disastrosi
La Banca Centrale Europea (BCE) sta valutando l’uso di tassi di interesse negativi – che riducono il valore del denaro – nel momento in cui sta per lanciare la sua moneta digitale della banca centrale (CBDC).
Il direttore esecutivo della Digital Euro Association, Sarah Palurovic, ha dato la notizia durante la sua partecipazione al podcast “Poundcast”. Ha spiegato che la BCE vuole “mantenere aperta la possibilità di una remunerazione differenziata” dopo il lancio dell’euro digitale, in quanto le banche centrali vogliono avere “misure che incentivino o disincentivino le persone a detenere più o meno CBDC”.
Secondo Palurovic, i tassi di interesse negativi sono tra le misure prese in considerazione dalla BCE. In precedenza aveva suggerito di imporre limiti di spesa all’euro digitale.
I tassi di interesse negativi consentono alle banche centrali di selezionare un tasso al quale il denaro si esaurisce, penalizzando chi risparmia. Ad esempio, un tasso d’interesse del -10% farà perdere ogni anno il 10% del proprio denaro, a meno che non lo si spenda.
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La possibile portata di queste proposte di tassi di interesse negativi è enorme, dato che 341 milioni di persone utilizzano l’euro per le transazioni quotidiane e il suo status di moneta autorizzata da 20 nazioni.
In un documento separato, la BCE ha descritto l’euro digitale come un “bene pubblico” che dovrebbe essere “ampiamente disponibile e utilizzabile ovunque nell’area dell’euro per effettuare e ricevere pagamenti”. Per raggiungere questo obiettivo, la banca centrale ha affermato che dovrebbe essere stabilita “un’appropriata combinazione di requisiti e incentivi economici”, “fornendo la certezza che gli effetti di rete saranno raggiunti”.
Controllare il denaro, controllare le persone
I governi e le istituzioni globaliste sono grandi fan della moneta a scadenza perché la considerano uno “strumento di politica monetaria” in grado di “rendere il denaro costoso da detenere e quindi di spingere le persone a spenderlo rapidamente”.
Prima che la BCE proponesse tassi di interesse negativi, altre banche centrali hanno avanzato idee simili. La Banca d’Inghilterra vuole avere il potere di stabilire per cosa utilizzare i propri CBDC, mentre la Banca Mondiale vuole poter “vietare a certi utenti l’accesso al contante”.
Nel frattempo, la BCE ha presentato piani per un’introduzione scaglionata dell’euro digitale, che inizierebbe con il rilascio della CBDC per l’uso nelle transazioni da persona a persona e nel commercio elettronico.
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In seguito, la banca includerà il supporto per i pagamenti in euro digitali online e offline presso i punti vendita e per i pagamenti da persona a persona o da impresa a pubblica amministrazione, nonché per le tasse e i dazi doganali, oltre a tutti gli altri casi d’uso rimanenti, come si legge in una presentazione della BCE pubblicata online.
Secondo la presentazione della BCE, sono necessari più casi d’uso per rispondere all’assortimento di esigenze degli utenti finali e alle lacune del mercato nei Paesi dello Spazio economico europeo, oltre che per rispondere a un panorama di comportamenti e preferenze di pagamento diversi.
Al momento in cui scriviamo, la BCE sta pianificando ulteriori lavori sui dettagli del lancio dell’euro digitale, con la presentazione della proposta al consiglio direttivo della banca centrale prevista per il terzo trimestre del 2023.
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