L’UE terrà un’esercitazione di attacco informatico su larga scala
Un certo numero di stati europei è in procinto di effettuare un’esercitazione di hacking per simulare un grave attacco alle catene di approvvigionamento.
L’Unione europea organizzerà presto un’esercitazione di sicurezza informatica di vasta portata destinata a prepararsi a un attacco che colpisce le reti di distribuzione del continente, ha riferito Bloomberg, osservando che l’esercitazione si svolgerà nell’arco di diverse settimane.
I membri dell’UE inizieranno l’esercizio nei prossimi giorni e continueranno per sei settimane, secondo un rapporto apparso su Bloomberg martedì, che citava documenti interni e diverse “persone che hanno familiarità con la questione”. L’esercitazione è stata proposta per la prima volta dalla Francia, che all’inizio dell’anno ha assunto la presidenza del Consiglio dell’UE.
Inteso come uno “stress test” per il blocco, la violazione simulata riguarderà in gran parte le catene di approvvigionamento in tutta Europa e vedrà i partecipanti coordinare le risposte diplomatiche e pubbliche agli attacchi, nonché “riversare gli effetti socioeconomici in altri Stati membri.”
Gli hack saranno modellati su altri attacchi informatici passati, o su quelli che si pensa siano probabili in futuro, in modo da essere “il più realistici possibile”, secondo uno dei documenti.
NEW: EU member states will take part in a large-scale cyberattack simulation starting this week https://t.co/TpWRLDAKlG
— Alberto Nardelli (@AlbertoNardelli) January 11, 2022
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Sebbene l’UE abbia notato che i singoli Stati membri dispongono di una varietà di strumenti per combattere gli attacchi informatici, ha avvertito che attualmente manca un “quadro” per una risposta congiunta a un grave incidente, una lacuna che l’esercizio dovrebbe colmare.
La simulazione dovrebbe concludersi il prossimo mese, quando i ministri degli esteri dell’UE si incontreranno la prossima volta, e segue un’altra esercitazione di hacking simile condotta da Israele e altri nove paesi alla fine dello scorso anno – secondo quanto riferito come un “gioco di guerra” da Tel Aviv – che ha anche messo in scena un massiccio attacco informatico ai mercati finanziari globali.
Il mio parere
Dobbiamo preoccuparci? Ni! Se consideriamo che nell’ottobre del 2018, una simulazione di pandemia ci ha poi portato a quello che stiamo vivendo tutt’ora, non oserei immaginare se anche questa esercitazione prendesse lo stesso trend.
La scorsa estate c’è stato lo spauracchio del Cyber Polygon ma ciò non significa che queste simulazioni siano finite… anzi! La domanda che mi sorge spontanea è questa: queste esercitazioni su scala mondiale, sono davvero necessarie? Abbiamo davvero bisogno di un attacco di così grandi proporzioni per renderci conto che il mondo attuale non può reggere a lungo senza internet? A chi giova questa esercitazione?
Come sempre il mio invito è quello di riflettere e di porsi le giuste domande…
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