Siamo sicuri che il DeepFake sia solo un modo per divertirsi?
La nuova tecnologia del DeepFake nasconde un lato oscuro che non conviene sottovalutare…
Negli anni ho imparato che il prefisso smart, ossia intelligente, spesso è sinonimo di qualcosa di poco rassicurante. Smartphone, Smart TV e ora Smart Working ma, tutta questa “intelligenza”, potrebbe in qualche modo arrecarci un danno?
Gli smartphone sanno tutto di noi. Sanno dove siamo, cosa facciamo, cosa diciamo, ci vedono, hanno le nostre impronte digitali e in molti casi, anche tanti altri dati biometrici come scansione del sorriso ed altri punti di repere.
Dal cellulare allo smartphone
Vi ricordate quando le batterie erano rimovibili? Sapete perché ora non lo sono più? Ok, cerchiamo di capire perché la parola smart non mi ha mai convinto. Ci tengo a mettere le mani avanti e a dire ai più maliziosi che questo non è un articolo dal carattere complottista anzi, è solo un ragionamento logico dettato dall’esperienza.
Fino a non molti anni fa, ogni cellulare aveva la batteria rimovibile; chiunque e in qualunque momento della giornata, poteva spegnere il cellulare, togliere la batteria e avere la sicurezza matematica che nessuno mai lo avrebbe potuto ascoltare! Questo era vero ma ahimé, non lo è più.
Da quando gli smartphone hanno preso il posto dei comuni cellulari, le batterie sono a poco a poco divenute non rimovibili. Il primo smartphone ad aver adottato questa metodologia è stato iPhone, lo stesso che ha dopo pochissimo anni inserito lo sblocco con impronta digitale, poi con lo sguardo, poi con il sorriso ecc. ecc. In parole povere, senza pensarci, abbiamo barattato la nostra privacy per la tecnologia.
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Molti diranno che ho scoperto l’acqua calda, che è una cosa che si sa e che per non essere controllati basta disattivare il GPS, parlare col telefono distante o meglio ancora uscire di casa senza smartphone… tutto vero ma diciamoci la verità… quanti di voi sarebbero disposti ad uscire di casa senza smartphone???
Molti lo sanno, altri lo ignorano ma, da diversi anni, il microfono degli smartphone è attivo anche a telefono spento; questo serve ai governi e alle forze dell’ordine per ascoltare le conversazioni di chiunque. Comprare un cellulare in vecchio stile purtroppo non serve a nulla; anche i modelli con la batteria rimovibile hanno un microfono nascosto… 😒.
E per avere le impronte digitali di tutti cosa si sono inventati? Ma si Jobs, dacci le impronte di tutti, crea un iPhone che si sblocca con l’impronta, che ti costa? Ed ecco quindi lo sblocco con il ditino magico che tanto piace agli utenti ma che non convince i latitanti (battutaccia).
Oltre agli smartphone poi si aggiungono i social network, strumenti ormai utilizzati dai governi di tutto il modo per studiare le reazioni degli utenti e farne l’uso che più gli aggrada… ma lasciamo perdere questo discorso.
Dopo avere fornito dunque tutte le nostre informazioni, i nostri interessi e i nostri dati antropometrici siamo arrivati al top e non abbiamo più bisogno di nulla. Ora, grazie alla nuova tecnologia chiamata DeepFake, chiunque può accusarci di aver commesso un reato! Come? Guardate questo video:
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La scena originale di questo film (Shining) ha come attore protagonista Jack Nicholson ma come potete vedere, nello schermo di sinistra abbiamo l’attore Jim Carey. Questo incredibile fotomontaggio è ormai realtà e voi stessi potete realizzarne uno, semplicemente usando una delle tantissime applicazioni DeepFake disponibili negli store android ad Apple.
Anche in questo caso, per voi magari non ci sarà niente di male ma io ci vedo un’ottima arma per poter incastrare qualcuno anche se innocente.
Mettiamo caso che si voglia mandare in galera un personaggio “scomodo”… si crea un video di un reato e si sostituisce il viso con quello della persona da incriminare; con l’appoggio delle varie autorità il gioco è fatto!
Guarda il video. E’ inquitante:
Per non annoiarvi eviterò di parlarvi dell’errore che fate ad utilizzare appplicazioni come TikTok, FaceApp ecc. ecc. ma, se avete capito il senso di questo articolo, arrivarci non vi sarà difficile.
Qual è lo scopo di questo articolo
Non voglio allarmare nessuno né fare il complottista. L’unica cosa che vi consiglio è quella di utilizzare la tecnologia con le dovute precauzioni e possibilemente cercando di non raccontare troppo i fatti nostri e di fornire meno dati possibili.
Se ad esempio siete in vacanza alle Maldive e avete lasciato la casa incustodita, magari evitate di postare le foto del vostro soggiorno o fatelo quando sarete rientrati… un mio amico lo ha fatto e al suo ritorno la casa era quasi del tutto svaligiata… i ladri ringraziano ;).
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