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Per votare avremo bisogno di un nuovo “Green Pass”

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È la proposta della commissione parlamentare dedicata per combattere il fenomeno sempre più dilagante dell’astensionismo. Si tratta di un certificato elettorale digitale in sostituzione delle tessere elettorali cartacee. Qualcosa però non mi convince…

Se davvero credi che il Green Pass presto sarà solo un lontano e brutto ricordo forse non hai ancora capito cosa sia la transazione digitale per cui il nostro governo ha investito fior di quattrini. 

Pensavi davvero che dopo due anni di pandemia in cui i governi si sono adoperati ad instaurare metodi di controllo biometrici così sofisticati, ad un tratto si possa tornare come per magia alla vita di prima? Ma anche no!

E se il Green Pass è servito a farci capire cosa sia l’antipasto del sistema di credito sociale, il governo sta già pensando al suo fratello che presto dovrai utilizzare per andare a votare. Ah si, il voto, quello che per anni ti sei sentito dire che è un tuo diritto molto presto lo sarà ancora certo, ma in digitale!

Cosa sto blaterando? Molto semplice. Il nostro caro governo sta pianificando l’entrata in vigore dell’Election Pass, un certificato elettorale digitale pensato per eliminare l’obsoleto certificato cartaceo.  

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L’Election Pass si baserebbe sulla stessa tecnologia del Green Pass ma sarebbe un certificato elettorale digitale in sostituzione delle tessere elettorali cartacee: potrà essere scaricato sul proprio smartphone o stampato e sarà verificato in tempo reale al seggio attraverso una apposita app: i cittadini non dovranno più preoccuparsi dello smarrimento della loro tessera elettorale, né di rinnovarla una volta esaurita.

Inoltre, l’election pass potrebbe rendere facilmente praticabili nuove modalità di espressione del voto, in particolare il voto anticipato presidiato presso strutture autorizzate (uffici postali o comuni) o il voto presso un altro seggio nel giorno delle elezioni (all’interno della stessa circoscrizione/collegio).

Grazie a questo pass digitale, sarebbe anche possibile introdurre il voto anticipato presidiato: l’elettore che prevedesse di avere difficoltà a recarsi al seggio nei giorni previsti per la votazione di potrebbe esercitare il suo diritto di voto nei giorni precedenti l’election day in qualunque parte del territorio nazionale, in apposite cabine elettorali collocate presso gli uffici postali (che hanno una diffusione capillare sul territorio) e, eventualmente, presso altri uffici pubblici come gli uffici comunali o circoscrizionali.

Attualmente l’Election Pass è solo una proposta della commissione parlamentare ma figuriamoci se non verrà approvata dal nostro governo che tanto ambisce a renderci schiavi del controllo digitale. 

La domanda che forse ti starai facendo potrebbe dunque essere: questo nuovo pass, avrà qualche vincolo come quello imposto dal Green Pass? Lo scopriremo presto.

Il mio parere

Quindi l’obiettivo sarebbe combattere l’astensionismo? Mmmmh, c’è qualcosa che non mi convince. Cosa cambierebbe tra andare a votare con un certificato cartaceo o andare a votare con quello digitale? Basterebbe questo a combattere il macabro fenomeno dell’astensionismo? E chi ci crede?

Volete combattere combattere l’astensionismo? Allora perché non permettete ai cittadini di votare direttamente dal cellulare stando a casa?

È molto semplice:

  • Crei un’app per la votazione.
  • Accedi tramite SPID, impronta digitale o altri dati biometrici.
  • Voti.

Perché obbligare le persone a dover uscire di casa per votare se magari è anche il dover “andare a votare” un fattore che potrebbe influire sull’astensionismo?

Se davvero questo Election Pass verrà adottato per combattere l’astensionismo allora scusate ma… questa non me la bevo!

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