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Perché i caricabatterie per smartphone si surriscaldano?

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Se viene richiesta una quantità di energia superiore a quella che può generare o se è esposto alla luce del sole, la spina si sovraccarica.

Durante il periodo di carica di uno smartphone, è possibile che si verifichino situazioni come il surriscaldamento del caricatore a causa dell’accumulo di energia elettrica che si crea durante il processo. Tuttavia, ciò può essere dannoso e persino pericoloso per l’accessorio.

Le ragioni che spiegano il surriscaldamento possono essere diverse, ma queste sono le sei possibili cause che lo producono:

1) Uso di un caricatore incompatibile con lo smartphone

Un’azione molto comune che gli utenti possono fare nel caso in cui i loro caricatori smettano di funzionare è comprare nuovi cavi o connettori in un negozio di accessori per smartphone senza considerare se sono davvero compatibili con i loro dispositivi. Ciò significa non solo avere lo stesso tipo di connessione USB, ma anche permettere un flusso di energia adeguato durante la carica. Se il caricatore offre una potenza inferiore a quella necessaria per lo smartphone, si genererà un sovraccarico a causa della richiesta aggiuntiva per compensare la carenza. Il surriscaldamento può bruciare il connettore e causare un incendio se non si raffredda in tempo. Se il caricatore non è compatibile con lo smartphone, può generare un sovraccarico.

2) Caricatore ultra rapido

L’energia elettrica può convertirsi in calore e, nel caso dei caricatori ultra rapidi, questi generano ancora di più a causa del grande flusso che hanno. Questo tipo di connettori può presentare un aumento di temperatura, ma poiché sono progettati per questo, non presentano inconvenienti. Tuttavia, gli utenti devono fare attenzione a non esporli a temperature più elevate come alla luce del sole o posizionarli su superfici che impediscono il loro raffreddamento.

3) Esposizione al calore

Qualsiasi dispositivo elettronico inizierà a presentare guasti se è esposto a temperature elevate per un periodo prolungato. Un caricatore esposto direttamente alla luce del sole o dentro un’auto parcheggiata durante l’estate si surriscalderà ed è possibile che smetta di funzionare normalmente. In questo caso, non è nemmeno necessario che sia collegato a una fonte di energia o allo smartphone poiché il danno si produrrà nei suoi componenti interni.

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4) Cavo di prolunga difettoso

È anche possibile che la presa a cui è stato collegato il caricatore funzioni in modo inadeguato, soprattutto se si tratta di un cavo di prolunga o di una ciabatta. Questi oggetti hanno una potenza massima di funzionamento che può essere superata nel caso in cui ci siano molti dispositivi connessi. Se si deve utilizzare uno di questi, è preferibile disconnettere alcuni dispositivi o cercare una presa a muro, che è più sicura.

5) Il caricatore presenta guasti

Un caricatore surriscaldato può essere il risultato di guasti dei suoi stessi componenti interni incaricati di regolare la tensione utilizzata per il processo di carica o la temperatura della presa. Questo può essere dovuto principalmente all’usura nel tempo.

6) Lo smartphone presenta guasti

Lo stato del dispositivo può anche essere una causa per cui un caricatore si surriscalda troppo quando è collegato. Non è necessariamente responsabilità dello stato della batteria (anche se di solito lo è), poiché è anche possibile che sia un problema di software. In questi casi, i cellulari tendono a catturare più energia di quella necessaria o di quella che il caricatore può offrire, il che genera uno sforzo extra da parte della presa e aumenta la temperatura per la richiesta del telefono.

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