Secondo Casey Newton, l’app Signal dovrebbe prepararsi al peggio
Il giornalista di tecnologia Casey Newton ha una rivelazione preoccupante pubblicata nell’ultimo numero della sua newsletter Platformer: in mezzo a una rapida crescita, Signal non sarebbe pronto ad affrontare tutti i modi per l’utilizzo improprio.
Sembrerebbe una dichiarazione mirata a migliorare la sicurezza e la privacy dell’app Signal ma dietro io ci vedo un altro meschino tentativo di mettere tutti a tacere!
La preoccupazione di Casey Newton non riguarda la sicurezza e la privacy di Signal ma mette in luce, l’incapacità dell’app di gestire e cacciare via i “cattivi attori”, quelli considerati “estremisti”, coloro che “potrebbero cercare di radicalizzare le persone invitandole a gruppi privati semplicemente condividendo un link per unirsi”.
Ma facciamo un passo indietro e ricordiamo ai lettori il perché si stia parlando tanto di Signal in questo perido.
Come ormai molti ricorderanno, qualche settimana fa, i geniacci di WhatsApp hanno annunciato che con il cambio delle norme sulla privacy, i dati dell’app sarebbe stati condivisi su Facebook e, chi non avesse accettato, non avrebbe più potuto utilizare l’app di messaggistica più usata al mondo. 👇
Questa notizia ha sollevato innumerevoli proteste in tutto il mondo, tali da fare scappare via migliaia di uutenti che non hanno alcuna intenzione di mettere i loro dati alla mercé di cani e porci. WhatsApp, resosi conto dell’immmane cazz… cavolata, ha ritrattato tutto e ha rimandato la cosa al 15 maggio 2021.Â
Questa notizia tuttavia ha invogliato gli utenti a migrare verso altri lidi e molti hanno deciso di installare Signal, l’app considerata da alcuni personaggi famosi come Elon Musk, la migliore alternati a WhatsApp ma io non la penso così! 👇
Innanzitutto è bene sapere che Signal è finanziata da donazioni degli utenti e da un prestito di 50 milioni di dollari dal co-fondatore di WhatsApp Brian Acton. Il legame tra WhatsApp e Signal riguarda anche la crittografia ed-to-end che è praticamente la stessa.Â
Usare Signal sarebbe come utilizzare un sottoprodotto di WhatsApp, il che non so quanto sia conveniente a chi ci tiene alla propria privacy.
Se qualcuno vi suggerisce qualcosa, sarebbe il caso di vedere chi è questo qualcuno e perché velo stia consigliando. No, la migliore alternativa a WhatsApp non è Signal, è Telegram!
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Casey Newton non è preoccupato per Signal in sé, è preoccupato perché secondo lui l’app non sarebbe in grado di censurare tutti i gruppi che “incitano alla violenza” che in realtà , sarebbero tutti quelli di informazione indipendente che vanno contro il regime. Scandaloso!!!
Signal potrebbe presto anche consentire alle persone di registrarsi senza un numero di telefono, per dissipare i problemi di privacy. Newton osserva che potrebbe consentire l’uso di imitatori sul servizio e Signal non ha ancora una politica in atto per affrontare qualcosa del genere.
Anche i dipendenti dell’azienda stanno esprimendo le loro preoccupazioni su questi problemi, ma l’idealista CEO Moxie Marlinspike sembra desideroso di attenersi a un approccio diretto ai contenuti di polizia, poiché ritiene che la piattaforma non sia progettata per amplificare alcun contenuto condiviso su di essa.
La mia fonte sottolinea anche come Facebook e WhatsApp, grazie ai Fact-Checker, abbiano trovato il modo di bloccare questi estemisti, mentre Signal ancora no… Capito quali sono le preoccupazioni del signor Newton?
Il mio parere
Mi dispiace ma non sono e non sarò mai d”accordo con questa dannata censura. Il vero giornalismo è fatto di persone che hanno il dovere di diffondere le notizie senza alcun limite e senza alcun bavaglio. Molti dei siti che utilozzo come fonti al contrario non fanno altro che assecondare il regime e ad appoggiar queste politiche dittatoriali che sono vergognose!Â
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