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Sky vs DAZN: come finirà l’assegnazione dei diritti tv per la Serie A?

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Domani ci sarà la decisione ufficiale sui diritti tv per la Serie A. Saranno come al solito Sky e DAZN a dividersi la torta? Amazon resta fuori dai giochi ma il nuovo accordo Tim-DAZN preoccupa Sky.

Archiviata l’assegnazione dei diritti tv per la Champions League, resta da decidere come verranno assegnate le partite per il massimo campionato. DAZN dopo anni di predominio sui diritti per la Serie B punta ad avere più spazio anche per il massimo campionato, ma Sky non ha intenzione di mollare la presa. L’accordo sarebbe quello di proporre agli utenti una vasta scelta per poter seguire la Serie A sia su satellite che in streaming ma un accordo nato tra Tim e DAZN ha cambiato le carte in tavola e ha messo Sky in seria difficoltà. 

Anche Amazon sembrava interessata all’affare ma dopo l’accordo per i diritti tv per la Champions League si è a poco a poco fatta da parte. 
Per il triennio 2021-2024 quindi in lizza restano Sky e DAZN ma quest’ultimo ha notevolemente aumentato le chance di accaparrarsi i diritti per lo streaming del massimo campionato.

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Nella lotta tra Sky e DAZN per acquisire i diritti per la trasmissione della Serie A, si è inserita anche Tim che è intenzionata a sovvenzionare DAZN con una percentuale del 40% per ottenere l’esclusiva di tutte le partite. Accordo che naturalmente non piace a Sky secondo la quale, DAZN starebbe violando le regole della net neutrality ma anche quelle della concorrenza.

L’amministratore delegato Maximo Ibarra ha scritto una lettera indirizzata a Paolo Dal Pino e a Luigi De Siervo che recita quanto segue:

Caro Paolo, caro Luigi,

ho appreso dalla stampa che DAZN avrebbe sottoscritto un accordo strategico con Tim, un suo concorrente diretto, in vista della gara per l’acquisizione dei diritti di trasmissione del campionato di Serie A per il ciclo 2021-2024.

Tale partnership commerciale, finanziaria e tecnologica, durerebbe per l’intero ciclo dei diritti e prevederebbe la corresponsione di minimi garantiti da Tim a favore di DAZN per un ammontare superiore al 40% del valore dei diritti stessi.

Dal comunicato stampa di Tim diffuso martedì si evince che, grazie all’accordo firmato con DAZN e ai cospicui minimi garantiti messi sul piatto, Tim beneficerebbe di un trattamento preferenziale nella distribuzione di DAZN, pur essendo Tim l’operatore incumbent con maggiore forza di mercato in Italia, in particolare nel segmento broadband. Un tale accordo di distribuzione preferenziale potrebbe quindi generare potenziali criticità concorrenziali e di compatibilità con la legge Melandri.

Nell’interesse dei milioni di tifosi italiani, siamo convinti che sia estremamente importante che la Serie A venga distribuita su tutte le piattaforme e sul più ampio numero di devices possibile, in modo che ogni tifoso possa godere dello spettacolo nel modo che preferisce. Ad esempio, la Serie A di Sky è oggi trasmessa su satellite, digitale terrestre e in streaming, in diverse offerte commerciali Sky e NowTV, ed è visibile su set-top box sia Sky sia delle principali Telco, oltre che su un’ampia gamma di connected devices, quali ad esempio Smart TV.

Se la Serie A non verrà distribuita su tutte le piattaforme e/o devices i tifosi avranno meno scelta, le audience ne soffriranno con ricadute importanti sulla pubblicità e sulle sponsorship, con complessiva perdita di valore del prodotto Serie A.

Vi invito quindi a verificare che non vi siano vincoli di alcun tipo alla distribuzione della Serie A su alcuna piattaforma o device, comprese quelle di Sky.

Ritengo che tale aspetto meriti di essere chiarito alla Lega in anticipo con tutto il dettaglio e la precisione necessari.

L’occasione mi è gradita per porgerVi i miei saluti più cordiali.

Sky fa leva sul fatto che DAZN offre solo un alternativa streaming e una tale scelta potrebbe avere ripercussioni negative sugli utenti. In realtà la copertura internet non è ottimale in tutta la penisola e avere anche un’offerta satellitare non sarebbe male. Nelle zone di montagna o nei punti in cui non vi è ancora la fibra ottica, lo streaming delle partite potrebbe risentirne, mentre una visione pay tv con satellite avrebbe senza dubbio una stabilità maggiore. Sky lo fa perché naturalmente non ci sta a perdere i diritti tv sulla Serie A ma in fin dei conti non ha tutti i torti. DAZN ha dimostrato in varie occasioni di non essere sempre al top e gli abbonati Sky difficilmente accetteranno di buon grado lo streaming al posto del satellite.

Tutto si deciderà domani 26 febbraio nel consiglio di Lega ma nell’attesa chiedo a voi lettori, secondo voi cosa sarebbe meglio?

Il mio punto di vista

Amo lo sport ma non sono un fanatico del calcio. Non seguo tanto le partite ma spesso il fine settimana mi ritrovo a vedere le partite in streaming su DAZN con gli amici. Ammetto che nelle zone non coperte da fibra ottica (e in Italia purtroppo ce ne sono ancora troppe), la velocità di connessione a volte non raggiunge nemmeno i 10 Mega e in questi casi lo streaming è pessimo, con contnui blocchi e buffering troppo frequenti. Avere la possibilità di seguire le partite anche con il satellite è senza dubbio la soluzione migliore. 

Ci sarebbe anche l’alternativa 5G ma questo argomento preferisco evitarlo; l’attivazione non è ancora attiva a pieno regime e soprattuto, essendo una tecnlogia ancora troppo nuova e non ben sperimentata, non si conoscono con certezza i danni che potrebbe provocare all’uomo, agli animali e all’ambiente in generale. 

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gaetano
gaetano
3 anni fa

Buongiorno, interessante questa storia sui diritti TV calcio, ma devono abbassare i prezzi degli abbonamenti se no a mio parere inutile litigare per avere questi diritti.