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Stati Uniti: l’identità digitale ha ucciso la privacy

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Prossimamente anche in Europa…

Sempre più stati degli Stati Uniti stanno implementando sistemi di identificazione digitale, sollevando preoccupazioni che questi sistemi digitali possano diventare backdoor per la sorveglianza governativa e erodere la privacy personale.

Almeno otto stati hanno già app sponsorizzate dallo stato in cui le persone possono conservare le loro ID digitali. Queste includono l’app Mobile ID in Arizona, Delaware, Mississippi e Oklahoma e l’app myColorado, che fornisce prova di identificazione, età e indirizzo ovunque in Colorado.

In Louisiana, l’app LA Wallet serve come app sponsorizzata dallo stato per conservare le patenti di guida digitali ed è considerata legale ai fini della guida ed accettata dalle forze dell’ordine statali al posto della patente di guida fisica.

In Maryland, l’app Maryland Mobile ID è una “versione volontaria, sicura e digitalizzata” della patente di guida rilasciata dallo stato. Utah ha anche un’app sponsorizzata dallo stato per la patente di guida digitale conosciuta come Get Mobile.

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La maggior parte di queste ID digitali sono limitate alle patenti di guida digitali, che sono essenzialmente solo versioni digitali della patente di guida o della carta d’identità fisica di una persona che possono essere conservate su un’app per smartphone.

Queste app sono progettate per lavorare con un governo statale al fine di stabilire un processo per verificare digitalmente l’identità di una persona.

Altri stati che lavorano con Big Tech per sviluppare sistemi di identificazione digitale sollevano preoccupazioni sulla privacy

Alcuni altri stati e il Commonwealth di Porto Rico stanno lavorando anche su app che possono contenere ID digitali.

La California e la Florida stanno attualmente effettuando test pilota per il loro progetto California Digital ID e il programma Florida Smart ID, rispettivamente, con l’obiettivo di lanciare entrambe le app per l’intero stato nel prossimo futuro. Illinois, Texas e Virginia stanno anche valutando proposte per versioni digitali di ID e patenti di guida statali.

Sette altri stati – Connecticut, Georgia, Hawaii, Iowa, Kentucky, New Jersey e Ohio – e Porto Rico stanno attualmente lavorando con il gigante tecnologico Apple per sviluppare ID virtuali che saranno compatibili con l’Apple Wallet dell’azienda.

“La data di identità dei clienti è crittografata e protetta contro manomissioni e furti. L’autenticazione biometrica tramite Face ID e Touch ID garantisce che solo la persona che ha aggiunto l’ID al dispositivo possa visualizzare o presentare il proprio ID o patente di guida in Wallet”, ha dichiarato Apple.

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Gli stati che implementano sistemi di identificazione digitale sostengono anche di rispettare la privacy e le libertà civili dei loro cittadini.

Ma anche l’American Civil Liberties Union ha sollevato preoccupazioni sulla conservazione di patenti di guida digitali su app. L’organizzazione ha avvertito che i criminali informatici potrebbero sfruttare l’adozione di patenti di guida digitali. Le forze dell’ordine potrebbero usare il pretesto della verifica della patente di guida digitale per cercare nei dispositivi delle persone. Anche le grandi aziende tecnologiche, così come i governi statali, potrebbero usare la concentrazione di grandi quantità di utenti e dei loro dati per monitorarli senza il loro consenso o conoscenza.

“È più facile fidarsi degli attori statali nel rispettare la nostra privacy quando non hanno la capacità di violarla”, ha scritto Luke Hogg per Reason. “Man mano che sempre più stati e località scelgono di implementare sistemi di identificazione digitale, spetta ai cittadini esigere che quei sistemi siano costruiti in modo da proteggere le libertà civili. La tecnologia esiste. Tutto ciò che resta è che sia implementata”.

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