Accordo OMS-UE: Green Pass mondiale per viaggiare

Si avvera l’ennesima teoria dei “complottisti”?

La Commissione Europea e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno stretto un partenariato per la salute digitale, al fine di rendere il Green Pass, o Certificato Covid Digitale dell’Unione Europea, lo standard internazionale per agevolare la mobilità in tutto il mondo. Il Green Pass potrebbe sostituire l’attuale certificato internazionale di vaccinazione, che ad oggi è cartaceo.

Il Certificato Digitale Covid è stato creato dall’Unione Europea per superare la Babele di certificati nazionali in materia di Covid-19 e facilitare la mobilità all’interno dell’Unione Europea, che è stata “seriamente” compromessa durante la pandemia. Alcuni governi, come quello italiano, lo hanno anche utilizzato a fini interni. Tuttavia, lo strumento è nato anzitutto per superare il problema del mancato riconoscimento transfrontaliero dei test, che rendeva difficoltosi i viaggi all’interno dell’Unione Europea in tempo di pandemia.

Secondo quanto riportato dalla Commissione, nel corso del mese di giugno, l’OMS adotterà il sistema di certificazione digitale Covid-19 dell’Unione Europea per istituire un sistema che faciliterà la mobilità globale e proteggerà i cittadini di tutto il mondo dalle minacce sanitarie attuali e future. Si tratta del primo elemento costitutivo della rete globale di certificazione della salute digitale dell’OMS, che svilupperà una vasta gamma di prodotti digitali. La partnership prevede una stretta collaborazione nello sviluppo, nella gestione e nell’attuazione del sistema dell’OMS, beneficiando della competenza tecnica accumulata dalla Commissione Europea nel settore.

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Il primo passo consiste nel garantire che gli attuali certificati digitali dell’Unione Europea continuino a funzionare in modo efficace. Il Certificato Covid Digitale, o Green Pass, basato su tecnologie e standard open-source, ha consentito anche la connessione di Paesi extra UE che rilasciano certificati secondo le specifiche UE, ed è già la soluzione più utilizzata nel mondo.

Dall’inizio della pandemia, l’OMS si è impegnata per definire le linee guida generali per questi certificati. Per rafforzare la preparazione sanitaria globale di fronte alle crescenti minacce per la salute, l’OMS sta istituendo una rete internazionale di certificazione sanitaria digitale che si basa sul quadro e le tecnologie aperte dell’Unione Europea.

Grazie a questa collaborazione, l’OMS faciliterà il processo a livello globale, con l’obiettivo di consentire al mondo di beneficiare della convergenza dei certificati digitali, cosa che include la definizione degli standard e la convalida delle firme digitali, per prevenire le frodi. L’OMS non avrà accesso ad alcun dato personale sottostante, che continuerà ad essere gestito esclusivamente dai governi.

Il primo elemento costitutivo del sistema globale dell’OMS entrerà in funzione questo mese e sarà sviluppato progressivamente nei prossimi mesi. La partnership UE-OMS lavorerà per sviluppare tecnicamente il sistema con un approccio graduale per coprire ulteriori casi d’uso, che possono includere, ad esempio, la digitalizzazione del certificato internazionale di vaccinazione o profilassi.

Cosa dice Davide Zedda

Secondo il giornalista indipendente Davide Zedda, la notizia è stata riportata dai siti mainstream in modo errato; ecco la sua analisi condivisa nel suo canale Telegram:

[Ma quale Green Pass Mondiale! Ecco in consiste l’accordo tra U.E. e O.M.S.]

Stavolta ad anticipare i profeti di sventura ed i professionisti del terrore (che ovviamente si stanno già organizzando per speculare sulla pelle e le paure delle persone), ci ha pensato il mainstream, con in testa i giornali on line che stanno dando una notizia falsa, non so se in buona fede o meno.

Che succede?

La Commissione Europea e l’OMS hanno stretto un accordo non ben definito a lungo termine per un certificato digitale da usare per gli spostamenti in tutto il mondo ma che non ha nulla a che vedere con il green pass che abbiamo conosciuto e ancora meno con il vaccino Covid.

Dunque

Semplicemente si potrebbe (neppure vi è certezza), sostituire l’attuale certificato internazionale di vaccinazione (a tutt’oggi cartaceo), con uno digitale valido in tutto il mondo, o meglio, valido per viaggiare in tutto il mondo.

Quindi?

Ben sapete che per recarsi in tantissimi Paesi sparsi nel mondo (vedi Africa e Asia, ma non solo), occorre provvedere prima della partenza alla specifica profilassi quando questa è richiesta. Giusto per fare un esempio, per recarsi in molte parti del mondo, occorre fare la profilassi per la malaria.

E allora?

Potete stare sereni e viaggiare esattamente come prima portando con voi la documentazione cartacea che attesta l’avventura profilasssi necessaria per entrare in un dato Paese dove essa è obbligatoria, oppure (in libera scelta), quando sarà disponibile (perché al momento non esiste), in formato digitale.

Conclusione

È gradita la condivisione affinché la persone non vadano nel panico ed affinché i profeti di sventura ed i professionisti del terrore possano creare disagio con questa nuova fake news solo per pochi giorni.

(Davide Zedda)

Il mio parere

Chi avrà ragione quindi? È come raccontano i “professionisti dell’informazione” o ha ragione Davide Zedda? Bah, conoscendo le due sponde sarei più propenso a credere al giornalista indipendente ma preferisco non abbassare mai la guardia. In quest’epoca apocalittica, tutto è possibile. Vedremo come si evolverà la storia di questo ipotetico Green Pass Mondiale…

Fonte

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