Stayhomer, l’assurdo gioco di Microsoft che prevede di uccidere i manifestanti anti-lockdown
Il gioco è stato rilasciato il 6 giugno del 2020 ma è tornato alla ribalta in questi giorni. L’obiettivo è uccidere più manifestanti possibile.
Quando ho visto il trailer del video di Stayhomer pubblicata su alcuni canali di informazione indipendente che seguo su Telegram credevo si trattasse dell’ennesima bufala “complottista” ma ahimè, è tutto vero.
Stayhomer è un videogioco d’azione sviluppato da Noto Muteki. Questo gioco disponibile per PC è ambientato a Tokyo, in Giappone. Il compito del giocatore è passeggiare per la città e uccidere tutti i manifestanti anti-lockdown. Il giocatore ha un limite di tempo di 3 minuti per sterminare tutti coloro che non osano rispettare le restrizioni.
Questo vergognoso e diseducativo gioco è intriso di frasi raccapriccianti del tipo“resta nella tua fottuta casa” oppure “disinfetta tutti i protestanti” e la crudeltà del gioco non è da meno.
Stayhomer è composto da 3 finali che sono determinati dal tasso di successo. Il giocatore è anche in grado di spostarsi da un luogo all’altro per trovare il bersaglio e attaccarlo con un lanciatore. Il giocatore aggiorna anche il suo lanciatore e sblocca più missioni completando le missioni date.
Guarda il trailer
Il mio parere
Il gioco, guarda caso realizzato da Microsoft, è stato pubblicato lo scorso anno nel mese di giugno, periodo in cui tutto il mondo, o quasi, sembrava uscito da questa presunta pandemia. Gli sviluppatori raccontano il gioco come un qualcosa nato con lo scopo di educare i giovani a rispettare le restrizioni anti-covid ed insegnare ai giocatori a rimanere a casa. Non a caso il gioco si chiama appunto Stayhome, da Stay (resta) e home (casa).
Quello che vedo io è uno squallido metodo per fomentare l’odio e la violenza nei confronti di chi non rispetta le regole dittatoriali imposte dai governi. Esattamente come stanno facendo attualmente nei confronti di chi non vuole sottoporsi ad alcun trattamento sanitario… ci siamo capiti.
Il 6 giugno dello scorso anno, l’umanità credeva di essersi liberato da questa piaga della pandemia, quindi a che serviva pubblicare un gioco per ammazzare i manifestanti anti-lockdown?
Non ci vuole molto a capire che dietro a questo virus si nasconde un qualcosa di ampiamente premeditato e organizzato. E come al solito invito i miei cari lettori a non utilizzare termini quali “negazionista”, “complottista” ecc. ecc. perché non sopporto chi si priva del libero ragionamento per assecondare una narrativa che ormai fa acqua da tutte le parti.
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