Alcuni streamer russi hanno citato in giudizio Twitch
La piattaforma streaming si difende dicendo di aver solo rispettato le sanzioni
Dalla fine di febbraio, per via del conflitto Russia-Ucraina, il mondo della finanza globale ha dato l’ordine di ridurre e in alcuni casi bloccare, le relazioni ecomomiche con la Russia. Twitch, la piattaforma di streaming dedicata ai videogiochi, non è stata da meno e si è adeguata agli ordini imposti dalle lobby finanziarie.
Twitch ha quindi smesso di pagare gli streamer russi, alcuni di essi anche molto famosi. Questa presa di posizione non è stata ben vista da coloro che utilizzavano la piattaforma streaming come lavoro primario e hanno ritenuto che tale politica fosse illegale.
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Secondo RIA Novosti, l’organizzazione pubblica regionale “Center for Internet Technologies” (ROCIT) si è rivolta al Servizio federale antimonopoli della Russia con una proposta per avviare un procedimento contro il sito di proprietà di Amazon. Secondo i rappresentanti dell’organizzazione, all’inizio dell’anno, la società ha smesso di inviare i soldi guadagnati ai video blogger e ne ha bloccati del tutto alcuni. Questo, ritiene il centro, causa loro un danno economico e ne limita la competitività.
I rappresentanti di Twitch hanno spiegato le loro azioni sotto l’influenza delle sanzioni, ma ROCIT afferma che il servizio potrebbe benissimo agire a propria discrezione – questo è anche esplicitato nelle sue regole. FAS esaminerà il ricorso in modo rapido.
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