Gli hacker hanno controllato a distanza uno schermo touchscreen [VIDEO]
Al forum sulla sicurezza informatica di Black Hat a Las Vegas, gli sviluppatori dell’Università della Florida hanno dimostrato un prototipo di sistema che consente loro di influenzare in remoto un touchscreen utilizzando le onde elettromagnetiche. Si sostiene che ciò apra nuove opportunità per i cyber truffatori.
La maggior parte dei touchscreen nei dispositivi moderni sono capaci di capacità di superficie. Cioè, usano un rivestimento conduttivo trasparente a cui viene applicata una corrente debole. Il tocco con un dito provoca la sua perdita, la cui entità dipende dalla distanza dagli elettrodi situati agli angoli dello schermo, che consentono di localizzare il luogo del tocco. Il professor Ier Jinyu e colleghi hanno avuto l’idea di utilizzare una serie di antenne, la cui emissione radio ha creato perdite di corrente nel touchscreen, simili al tocco con un dito.
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Secondo loro, si è rivelato semplice, tranne per il fatto che il team si è confuso sull’esatta localizzazione della pressatura simulata: per questo hanno dovuto approfondire le caratteristiche dei touch screen per modelli di dispositivi specifici e basarsi su di essi.
Gli autori del progetto sottolineano che questa è solo una dimostrazione della possibilità teorica di un attacco IEMI ai touch panel. In realtà il sistema è troppo complesso, ingombrante, lento, senza contare il fatto che il dispositivo deve essere sbloccato e lo schermo rivolto verso gli emettitori affinché la batteria e altra elettronica non blocchino il segnale, e la distanza non debba superare pochi centimetri. Ma è possibile che in futuro venga inventato un metodo più avanzato di controllo remoto degli schermi.
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