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Pavel Durov contro Apple: ci controlla e ci censura per conto della Cina

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L’eccentrico CEO di Telegram ha appena pubblicato un post che riporta la notizia del New York Times secondo la quale, Apple starebbe tracciando e censurando gli utenti su richiesta esplicita della Cina. 

Dopo aver deriso svariate volte WhatsApp e Facebook, Pavel Durov torna a far parlare di sé pubblicando un nuovo post nel suo canale ufficiale. Questa volta però il bersaglio è Apple. Sentite un po’ come la tocca piano:

Il New York Times ha scoperto che Apple è coinvolta nella sorveglianza e nella censura su larga scala per volere della Cina. È triste, ma non sorprendente: le grandi aziende tecnologiche spesso scelgono i profitti rispetto alle libertà.

Apple è molto efficiente nel perseguire il proprio modello di business, che si basa sulla vendita di hardware obsoleto e costoso ai clienti bloccati nel loro ecosistema.

Ogni volta che devo usare un iPhone per testare la nostra app iOS mi sento come se fossi gettato di nuovo nel Medioevo. I display 60Hz dell’iPhone non possono competere con i display 120Hz dei moderni telefoni Android che supportano animazioni molto più fluide.

La parte peggiore della tecnologia di Apple, però, non è dispositivi clunkier o hardware obsoleto. Possedere un iPhone ti rende uno schiavo digitale di Apple: puoi utilizzare solo le app che Apple ti consente di installare tramite il loro App Store e puoi utilizzare iCloud di Apple solo per eseguire il backup nativo dei tuoi dati.

Non c’è da meravigliarsi che l’approccio totalitario di Apple sia così apprezzato dal Partito Comunista cinese, che – grazie ad Apple – ora ha il controllo completo sulle app e sui dati di tutti i suoi cittadini che si affidano agli iPhone.

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Il mio parere

La questione del tracciamento degli utenti come ho fatto notare più volte, è un fattore che in molti tendono a sottovalutare ma che senza dubbio mette in seria discussione la nostra privacy. Riguardo a questo argomento se ne sta parlando davvero tanto ma iOS sembra prediligere il silenzio. Non a caso infatti, Google non ha ancora modificato le proprie policy sulla privacy per le app del sistema operativo mobile di Apple. Sono portato a pensare che dietro si nasconda qualcosa di molto serio che si sta cercando in tutti i modi di non far venire a galla… 🤔

Riguardo alla Cina francamente non mi meraviglia più nulla dato che da tempo, Trump ha messo in guardia il mondo circa gli atti di spionaggio adottati da Huawei per conto del governo. Sempre la Cina, proprio in queste ore, sta facendo crollare il valore delle criptovalute a causa dell’abolizione delle stese come metodo di pagamento per qualsiasi transazione. 

Insomma, alla Cina basta schioccare le dita per mandare in crisi l’intera economia mondiale.

Fonte

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Che ne pensi di questa notizia pubblicata dal New York Times e riportata da Pavel Durov? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso.

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