Elon Musk ha citato in giudizio l’ex CEO di Twitter Jack Dorsey
Elon Musk ha servito l’ex boss di Twitter Jack Dorsey con un mandato di comparizione in una ricerca di materiale per aiutarlo a uscire dall’acquisto della gigantesca piattaforma di social media per $ 44 miliardi come concordato.
I registri resi pubblici lunedì mostrano che a Dorsey è stato notificato un ordine legale per fornire a Musk qualsiasi comunicazione o documento relativo all’accordo di acquisizione firmato ad aprile, nonché informazioni relative a account falsi o spam o al modo in cui Twitter calcola il numero dei suoi utenti attivi.
La citazione chiede tutto ciò che Dorsey ha sugli argomenti risalenti a gennaio 2019.
Il capo di Tesla, l’uomo più ricco del mondo, ha accusato Twitter di frode, sostenendo che la società lo ha fuorviato sugli aspetti chiave della sua attività, in particolare sul numero di account che sono in realtà spam o “bot” automatizzati anziché persone.
Twitter è rimasto fedele alle sue stime secondo cui i bot costituiscono meno del cinque percento degli utenti.
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Twitter ha anche contestato l’affermazione di Musk di avere il diritto di andarsene se il conteggio dei bot viene ritenuto errato, dal momento che non ha cercato informazioni su quell’argomento quando ha fatto l’offerta di acquisto.
La società accusa Musk di aver escogitato una storia per sfuggire a un accordo di fusione che non trovava più attraente.
“Le domande riconvenzionali di Musk, basate su distorsioni, false dichiarazioni e inganno, non cambiano nulla”, ha affermato Twitter in un deposito del tribunale.
Avvocati rivali hanno servito citazioni in giudizio per settimane alla ricerca di documenti o deposizioni da una vasta gamma di persone collegate all’acquisizione, alla gestione dell’attività di Twitter e persino a una holding formata da Musk.
Il co-fondatore di Twitter Dorsey nel novembre dello scorso anno ha concluso il suo secondo periodo come capo dell’azienda e aveva espresso sostegno per Musk che ne prendesse il controllo.
L’accordo su Twitter includeva una disposizione secondo cui se l’accordo andava in pezzi, la parte che infrangeva l’accordo avrebbe pagato una tassa di risoluzione di $ 1 miliardo in determinate circostanze.
Sono in gioco miliardi di dollari, ma lo è anche il futuro di Twitter, che secondo Musk dovrebbe consentire qualsiasi discorso legale, una posizione assolutista che ha suscitato timori che la rete possa essere utilizzata per incitare alla violenza.
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La battaglia legale sta prendendo velocità mentre sono iniziati i preparativi per un processo di ottobre presso la Chancery Court del Delaware, specializzata in battaglie commerciali complesse e ad alto rischio.
Twitter ha esortato gli azionisti ad approvare l’accordo, fissando un voto sulla fusione per il 13 settembre.
Mentre rispondeva alle domande in una recente riunione degli azionisti di Tesla, a Musk è stato chiesto se la sua potenziale proprietà di Twitter potesse distrarre dalla sua gestione dell’azienda di auto elettriche.
“Penso che Tesla, sai, continuerebbe a fare molto bene anche se venissi rapito dagli alieni o tornassi sul mio pianeta natale”, ha scherzato, traendo risate e applausi.
“Ad essere sincero, non ho una risposta facile”, ha aggiunto Musk.
Ha assicurato agli azionisti che, per ora, non ha intenzione di lasciare il suo ruolo di capo in Tesla.
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