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Fire TV Stick: il re dei TV box nonostante i suoi limiti. Come ci è riuscito Amazon?

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Il Fire TV Stick di Amazon è probabilmente il TV box Android più venduto al mondo. Un successo che, a prima vista, potrebbe sembrare inspiegabile: il dispositivo presenta infatti una lista di limiti e difetti non indifferente. Eppure, Amazon è riuscita a trasformarlo in un prodotto di punta, dominando il mercato dei dispositivi di streaming. Ma quali sono i suoi punti deboli? E soprattutto, come ha fatto a conquistare milioni di utenti nonostante tutto? Scopriamolo insieme.

I limiti del Fire TV Stick: un elenco che non passa inosservato

Partiamo dai fatti. Firestick non include le Google Apps (gapps), il che significa che YouTube a parte, applicazioni come, Google Play Movies o qualsiasi altra legata all’ecosistema Google non sono disponibili nativamente, né si possono installare. Questo è un duro colpo per chi cerca un dispositivo versatile e aperto a tutte le piattaforme. Inoltre, la RAM limitata porta spesso a lag, rallentamenti e blocchi, soprattutto quando si utilizzano app più pesanti o si passa rapidamente da un servizio all’altro.

Esistono diversi modelli, ognuno con specifiche diverse, inclusa la quantità di RAM:

  • Fire TV Stick Lite: Modello base, ha 1 GB di RAM. Perfetto per streaming in HD, ma non supporta 4K.
  • Fire TV Stick (3rd Gen): Sempre con 1 GB di RAM, offre streaming in Full HD e un telecomando con controlli TV.
  • Fire TV Stick 4K: Passa a 1,5 GB di RAM, supporta 4K Ultra HD e formati HDR come Dolby Vision.
  • Fire TV Stick 4K Max: Il più potente, con 2 GB di RAM, Wi-Fi 6E e un processore più veloce, ideale per streaming 4K fluido e multitasking.

La RAM influisce sulla velocità di caricamento delle app e sulla fluidità dell’esperienza: 1 GB è sufficiente per l’uso base, mentre 1,5-2 GB migliorano le prestazioni con contenuti più pesanti o più app aperte. Tuttavia, per un utilizzo più frequente, 2 GB di RAM possono risultare pochini, soprattutto per chi ha esigenze di gaming, cosa a dir poco impossibile su Fire TV Stick.

Dove sono le USB?

Sugli “Stick” di Amazon non c’è nemmeno una porta USB: niente chiavette, hard disk esterni o periferiche, a meno di non acquistare adattatori OTG separati, con un costo aggiuntivo e un po’ di scomodità. L’Amazon AppStore, poi, è un altro punto dolente: rispetto al Google Play Store, offre una selezione di app molto più ristretta, lasciando fuori molte opzioni popolari. E se pensate di aggirare il problema con un browser web, preparatevi a un’esperienza frustrante: la navigazione è tutt’altro che fluida e le webapp di streaming, spesso basate su link presi direttamente dal web, funzionano a singhiozzo.

Insomma, sulla carta, il Fire TV Stick sembra avere tutte le carte in regola per essere un flop. Eppure, è un bestseller. Come mai?

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I segreti del successo di Amazon

Il primo ingrediente della ricetta di Amazon è il prezzo basso. Il Fire TV Stick è uno dei dispositivi di streaming più economici sul mercato, spesso venduto a meno di 50 euro, con sconti ancora più aggressivi durante eventi come il Black Friday o il Prime Day. Per molti, questo basta a giustificare qualche compromesso tecnico: non sarà perfetto, ma costa poco ed è alla portata di tutti. Tuttavia, il modello di punta, ovvero il Fire TV Stick 4K Max, costa attualmente 79,99 euro, decisamente tanti per un TV Box così limitato e con soli 2 GB RAM.

Poi c’è la reperibilità. Essendo un prodotto Amazon, Firestick gode di una visibilità imbattibile sulla piattaforma di e-commerce più grande al mondo. Lo trovi ovunque: nella homepage, nei suggerimenti, nelle offerte lampo. E con la spedizione veloce (spesso gratuita per i membri Prime), è facile cedere alla tentazione di un acquisto impulsivo.

Ma il vero asso nella manica è l’integrazione con Amazon Prime. Per chi è abbonato, il Fire TV Stick diventa una porta d’accesso diretta e ottimizzata ai contenuti live e on-demand di Prime Video. Serie TV, film, eventi sportivi: tutto a portata di telecomando, con un’interfaccia pensata per valorizzare al massimo i servizi Amazon. E non dimentichiamo Alexa: il controllo vocale rende l’esperienza ancora più semplice e immediata, soprattutto per chi non vuole perdere tempo a navigare tra i menu.

Infine, c’è la semplicità. Il Fire TV Stick è un dispositivo “plug and play”: lo colleghi, lo configuri in pochi minuti e sei pronto a guardare i tuoi contenuti preferiti. Non richiede conoscenze tecniche avanzate, ed è perfetto per chi vuole una smart TV senza spendere una fortuna o complicarsi la vita.

Una strategia che punta al volume, non alla perfezione

I limiti del Fire TV Stick sono evidenti, ma Amazon ha scelto di giocarsela diversamente. Invece di competere con dispositivi più potenti e versatili come la Nvidia Shield o il Google Chromecast con Google TV, ha puntato su un prodotto economico, accessibile e fortemente legato al proprio ecosistema. È una strategia che privilegia la quantità di vendite rispetto alla qualità assoluta, e i numeri sembrano darle ragione.

Certo, per gli utenti più esigenti – quelli che vogliono un browser fluido, tutte le app possibili o la possibilità di collegare un hard disk – il Fire TV Stick non è la scelta ideale. Ma per la maggior parte delle persone, quelle che cercano un modo semplice ed economico per guardare Netflix, Prime Video o qualche altro servizio di streaming, è più che sufficiente.

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Un compromesso che piace

Il Fire TV Stick non è perfetto, e probabilmente non lo sarà mai. Ma il suo successo dimostra che non sempre serve essere il migliore in tutto: basta essere abbastanza buono, al giusto prezzo, nel posto giusto. Amazon lo ha capito e ha costruito un piccolo impero su questa intuizione. E voi, cosa ne pensate? Avete un Fire TV Stick? Vi soddisfa o vi ha deluso? Fatecelo sapere nei commenti!

Il mio parere

Anni fa ho acquistato il primo modello di Fire TV Stick, ma fin da subito mi sono sentito limitato. Era come pesare 100 kg e guidare una vecchia Fiat 500. Quella sensazione non è cambiata negli anni. Attualmente non ho più una Fire TV Stick, ma spesso mi ritrovo a dover dare una mano agli amici che non la sanno utilizzare e ahimè, i suoi limiti non sono cambiati. Si ok, adesso è un tantino più fluida, ha una grafica decisamente migliorata, ma la sostanza è sempre quella: con Fire TV Stick non puoi fare un bel niente!

Consiglio Fire TV Stick a chi ha un abbonamento Prime Video o altri account come Disney Plus, DAZN, Netflix e simili, ma se la vuoi acquistare per installarci su le tantissime app streaming disponibili su Android, allora lascia perdere, sarà un’esperienza alquanto frustrante.

Vuoi un TV Box che non ti faccia impazzire? Compra quelli con sistema operativo Android TV (o Google TV): hanno un Play Store decisamente più farcito, ci puoi collegare le unità USB e il cavo ethernet, hanno le applicazioni di Google e sono perfettamente compatibili con tutte quelle applicazioni pensate per il grande schermo. Io personalmente mi sono trovato benissimo con il box Android di Realme, ma dopo aver ricevuto in dono il mitico Mecool KM2 Plus Deluxe, non l’ho più abbandonato.

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