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Streaming pirata, IPTV e DRM: passato, presente e futuro

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Il mondo dello streaming è cambiato radicalmente negli ultimi anni, grazie all’aumento dell’offerta di piattaforme di streaming e alla crescente popolarità dei dispositivi mobili. Tuttavia, questo aumento di accessibilità ha portato anche ad un aumento dell’offerta di contenuti pirata, come film, serie tv, sport e musica, disponibili gratuitamente su internet.

In questo articolo, esploreremo il fenomeno del streaming pirata, come si relaziona con l’IPTV, con la più recente tecnologia del DRM e cosa ci aspetta in futuro. Riuscirà Piracy Shield a debellare la piaga dello streaming illegale? Facciamo un’analisi.

Streaming Pirata: cos’è e come funziona

Il streaming pirata è un tipo di distribuzione di contenuti digitali che permette agli utenti di accedere a film, serie tv, musica e altri contenuti senza dover acquistarli o avere una sottoscrizione a una piattaforma di streaming legale. Questi contenuti sono spesso disponibili gratuitamente su siti web o piattaforme di condivisione file, e possono essere scaricati o trasmessi direttamente sul dispositivo dell’utente.

Il streaming pirata è diventato molto popolare negli ultimi anni, specialmente grazie all’aumento dell’accessibilità a internet e alla crescente domanda di contenuti digitali. Tuttavia, questo fenomeno ha anche portato a problemi legali e etici, come la violazione dei diritti d’autore e la diffusione di contenuti illegali.

IPTV: cos’è e come si relaziona con il streaming pirata

L’IPTV (Internet Protocol Television) è una tecnologia che permette di trasmettere segnali televisivi attraverso Internet. In passato, la televisione era principalmente basata sulla tecnologia analogica, che utilizzava onde radio per trasmettere segnali televisivi. Con l’avvento dell’era digitale, l’IPTV è diventata sempre più popolare, poiché permette di trasmettere segnali televisivi in modo più efficiente e affidabile.

Il streaming pirata e l’IPTV si relazionano in quanto entrambi permettono di accedere a contenuti digitali senza dover utilizzare una piattaforma di streaming tradizionale. Tuttavia, l’IPTV è generalmente considerata una tecnologia più sicura e affidabile rispetto al streaming pirata, poiché utilizza protocolli di sicurezza avanzati per proteggere i contenuti dagli accessi non autorizzati.

Cos’è il DRM

La gestione dei diritti digitali o Digital Rights Management (DRM) è un termine usato per indicare le tecnologie di controllo degli accessi utilizzate dai produttori di software, di hardware, dagli editori e più in generale dai titolari dei diritti d’autore per limitare l’uso di contenuti digitali. Il DRM tuttavia non comprende altre forme di protezione da copia che possono essere aggirate senza modificare il file, come numeri di serie o file chiave. Società come Sony, Amazon, Apple e Microsoft usano la gestione dei diritti digitali anche se la scelta di adottarla è controversa.

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Il DRM è necessario per la lotta alla violazione dei copyright online e tenere gli utenti al sicuro da virus informatici. D’altro canto però, gli scettici sostengono che che non vi sia alcuna prova che il sistema aiuti a prevenire i virus o le violazioni dei copyright; semplicemente consente alle grandi imprese di soffocare l’innovazione e la concorrenza.

Inoltre il DRM impedisce agli utenti di fare qualcosa di perfettamente legale, come la realizzazione di copie di backup di CD, DVD, Ebook, il prestito dei materiali attraverso una biblioteca o accedere alle opere di dominio pubblico. Alcuni oppositori, come Free Software Foundation (attraverso la sua campagna Defective By Design), sostengono che i detentori di copyright stanno limitando l’uso dei materiali in modi che sono oltre la portata delle disposizioni legislative vigenti sul copyright, e non dovrebbe essere coperto da leggi future. Electronic Frontier Foundation (organizzazione internazionale non­-profit che si occupa della difesa dei diritti digitali e giuridici) e altri oppositori considerano l’uso di sistemi DRM la causa di pratiche anticoncorrenziali e ritengono che l’utente necessiti di una protezione giuridica.

Sicuro che il DRM sia sicuro?

Al di là di tutte queste belle favolette però, c’è chi ha già messo in vendita online i DRM di emittenti televisive di Sky, DAZN e compagnia bella. Ciò significa non solo che il DRM non protegge dalla violazione del copyright, anzi migliora la vita dei pirati informatici che possono vedere eventi sportivi in ottima qualità e addirittura in tempo reale. Non ci credi? Guarda la foto seguente:

Quindi, di cosa stiamo parlando?

Cosa ci aspetta in futuro

Dal mio personalissimo e più che mai opinabile punto di vista, il fenomeno dello streaming pirata continuerà a evolversi, parallelamente alle nuove tecnologie e strategie per proteggere i contenuti digitali. Il DRM, che si è già dimostrato inefficace, potrà magari essere migliorato, ma dubito che riuscirà a tamponare la fame dei pirati.

Per quanto riguarda l’IPTV, credo che continuerà a crescere in popolarità, poiché offre una soluzione più efficace e affidabile per la distribuzione di contenuti televisivi. Inoltre lo si può acquistare tranquillamente online anche dai siti più comuni di shopping online e si può pagare in svariati metodi, anche sicuro e non tracciabili.

Conclusione

La pirateria online è come il doping nello sport: esisteva, esiste ed esisterà. Quello che sicuramente cambierà saranno le multe (sempre più salate) e le condanne, sempre più severe (anche con il carcere).

I pirati non avranno vita facile, ma troveranno sempre un modo per raggirare qualsiasi tipo di blocco.

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