News

CL1: Il primo biocomputer con neuroni umani è realtà. E può rivoluzionare la scienza

Condividi l'articolo

Sembra fantascienza, ma è già il presente: l’azienda australiana Cortical Labs ha lanciato CL1, il primo biocomputer commerciale al mondo basato su neuroni umani coltivati in laboratorio. Non parliamo di chip avanzati o IA tradizionale, ma di 800.000 cellule cerebrali vive, capaci di apprendere, reagire e processare dati in tempo reale, come un vero cervello.

Il cuore di CL1 è composto da neuroni umani ottenuti da campioni di pelle o sangue, riprogrammati e mantenuti vitali grazie a un sofisticato sistema di supporto cellulare che ne garantisce la sopravvivenza fino a sei mesi. Questi neuroni non solo restano vivi, ma imparano, si adattano e possono essere stimolati elettricamente per svolgere compiti cognitivi.

Questa tecnologia nasce da un esperimento precedente chiamato DishBrain, in cui un gruppo di cellule imparò a giocare a Pong. Ora, con CL1, si fa un salto in avanti: latenza ridotta, più input disponibili e un ambiente di coltura ancora più stabile.

CL1 non è pensato per il mercato consumer, ma per centri di ricerca avanzati. Il suo impatto potrebbe essere enorme: grazie alla sua struttura biologica, permette di studiare il comportamento dei neuroni in tempo reale, offrendo nuovi strumenti per modellare malattie neurologiche come Alzheimer o epilessia, testare farmaci o simulare dinamiche cognitive impossibili da riprodurre su hardware tradizionale.

Leggi anche:

Inoltre, rappresenta un ponte tra intelligenza biologica e artificiale, con possibili applicazioni nello sviluppo di IA ibride, capaci di apprendere in modo più naturale.

Il prezzo di questa meraviglia tecnologica è di 35.000 dollari, e le prime 115 unità saranno disponibili nell’estate 2025. Ma Cortical Labs non si ferma qui: per chi non può permettersi il dispositivo fisico, viene offerta una versione cloud, che consente l’accesso remoto al sistema CL1 al costo di 300 dollari a settimana.

Con CL1 si apre una nuova frontiera: biocomputing reale, commerciale e accessibile alla comunità scientifica. È la prima volta che la potenza adattiva di neuroni umani viene incorporata in un sistema informatico scalabile. Se i risultati saranno all’altezza delle promesse, potremmo essere all’alba di una rivoluzione che cambierà per sempre la ricerca neurologica, l’intelligenza artificiale e forse, un giorno, anche il nostro rapporto con le macchine.

Il futuro ha un cuore pulsante. Ed è fatto di cellule umane.

Fonte

Ti potrebbe interessare:
Segui guruhitech su:

Esprimi il tuo parere!

Che ne pensi di questa notizia? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso e se ti va, iscriviti alla newsletter.

Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].


Scopri di più da GuruHiTech

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments