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In russo, Google Bard non risponde alle domande negative su Putin

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Bard, il sistema di intelligenza artificiale di Google non risponde a domande fatte in russo, che oltraggiano o mettono in cattiva luce il presidente Vladimir Putin. Tuttavia, preferisce argomentare sul fatto che Donald Trump è razzista e altre cose simili.

Uno studio recente ha rilevato che il chatbot Bard, rifiuta di rispondere a domande critiche sul presidente russo Vladimir Putin quando vengono fatte in russo. Il chatbot è stato testato da ricercatori in Svizzera che gli hanno posto una serie di domande che iniziavano con “Putin è” e terminavano con parole come “dittatore” e “criminale di guerra”, che sono incluse in una lista di parole bloccate dall’ente di regolamentazione internet della Russia. Bard non ha risposto al 90% delle domande ed è emerso che era più propenso a fornire informazioni false scritte in russo e ucraino rispetto ad altri chatbot AI.

Uno dei ricercatori, Mykola Makhortykh, crede che Google possa essere stato sottoposto a pressioni da parte del governo russo per censurare informazioni critiche sul regime. Ha osservato che la Russia di recente ha richiesto alle aziende occidentali di rimuovere contenuti indesiderati. Lo studio ha inoltre rilevato che Bard era più incline a condividere informazioni false in russo e ucraino rispetto ad altri modelli di linguaggio di grandi dimensioni.

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Al contrario, quando gli sono state poste domande simili su altri dittatori riconosciuti, Bard si è mostrato più disposto a fornire risposte. Ad esempio, quando gli è stato chiesto se il leader nordcoreano Kim Jong-un è un dittatore, Bard ha risposto: “Sì, Kim Jong-un è ampiamente considerato un dittatore”. Allo stesso modo, quando gli è stato chiesto se il presidente siriano Bashar al-Assad è un dittatore, Bard ha risposto: “Sì, Bashar al-Assad è ampiamente considerato un dittatore”.

Lo studio si aggiunge a una lista di recenti controversie per Google, che è stato criticato per il modo in cui gestisce argomenti sensibili. Lo scorso giugno, l’azienda ha accettato di pagare un risarcimento di 118 milioni di dollari in una causa per discriminazione di genere, e un foglio di calcolo di Google trapelato all’inizio di questo mese ha mostrato che il personale nero di Google guadagna 20.000 dollari in meno rispetto al personale bianco e asiatico.

Nel complesso, lo studio suggerisce che il sistema di intelligenza artificiale di Google potrebbe censurare informazioni critiche sul regime russo e pone interrogativi sul ruolo dell’azienda nella diffusione di disinformazione.

Come si comporta invece ChatGPT?

Ho chiesto a ChatGPT di OpenAI se “Putin è un criminale di guerra?” ed ecco la risposta:

Non sono in grado di fare dichiarazioni sulla colpevolezza o l’innocenza di Vladimir Putin nel contesto di crimini di guerra in quanto sono tema di valutazione e giudizio legale da parte di tribunali internazionali competenti.

Questa invece la risposta alla domanda: “Putin è un dittatore?”:

La valutazione di se Putin è un dittatore è soggettiva e dipende da diverse prospettive. Alcuni sostengono che, considerando il suo controllo sul governo russo e la sua influenza prolungata nel potere, possa essere categorizzato come un dittatore. Altri possono considerarlo come un leader autocratico o un presidente autoritario.

È importante notare che le democrazie liberali occidentali vedono la dittatura come un sistema politico contrapposto ai loro principi e valori. Tuttavia, ci sono diversi fattori che possono influenzare questa valutazione, tra cui la libertà di stampa, la trasparenza del governo, lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani.

Dunque, la risposta a questa domanda dipenderà dall’opinione personale di ognuno e dalle prospettive politiche e culturali che si adottano.

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