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Libero Mail diventa a pagamento se non accetti le pubblicità

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Possibili soluzioni per evitare l’addebito

Nell’era digitale in cui viviamo, la privacy online è diventata un tema di grande rilevanza. Di recente, Libero Mail, uno dei servizi di posta elettronica più utilizzati in Italia, ha annunciato un cambiamento significativo nelle sue politiche. A partire da ora, gli utenti che non accettano la profilazione pubblicitaria dovranno pagare per continuare a utilizzare il servizio. In questo articolo, esploreremo le implicazioni di questa decisione e forniremo alcune possibili soluzioni per evitare l’addebito.

Il dilemma della profilazione pubblicitaria

L’annuncio di Libero Mail non è del tutto sorprendente, considerando che molti giornali online hanno già adottato una strategia simile. La contropartita per l’utilizzo gratuito dei servizi online è spesso la cessione dei propri dati personali per la profilazione pubblicitaria. Tuttavia, questa pratica solleva interrogativi sulla tutela dei dati personali e sui diritti degli utenti sanciti dal GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati).

Le opzioni disponibili:

Per coloro che desiderano evitare l’addebito e continuare a utilizzare Libero Mail senza accettare la profilazione pubblicitaria, ci sono alcune possibili soluzioni da considerare:

  1. Accettare i cookie di profilazione: la soluzione più semplice e immediata è accettare i cookie di profilazione proposti da Libero Mail. Questo consentirà di continuare a utilizzare il servizio gratuitamente come si è fatto finora, senza bisogno di effettuare ulteriori pagamenti.
  2. Utilizzare un client di posta esterno: un’altra opzione è configurare un client di posta esterno, come Outlook o Thunderbird, per accedere alla propria casella di posta Libero. Questo bypasserà l’accesso tramite il browser, riducendo così la rilevanza della WebMail e la necessità di accettare la profilazione.
  3. Esplorare alternative gratuite: esistono numerose alternative gratuite ai servizi di posta elettronica, come Gmail, Yahoo Mail o Outlook.com. Se si è disposti a cambiare provider, queste opzioni consentono di evitare l’addebito e continuare a utilizzare un servizio di posta elettronica senza dover accettare la profilazione pubblicitaria.
  4. Considerare un abbonamento a pagamento: se si preferisce rimanere fedeli a Libero Mail e non si desidera accettare la profilazione, l’opzione rimanente è quella di acquistare un abbonamento a pagamento a partire da 3,99€ all’anno. Questo consentirà di utilizzare il servizio senza la necessità di cedere i propri dati per la profilazione pubblicitaria.

Conclusioni

La decisione di Libero Mail di addebitare la profilazione pubblicitaria a chi non accetta la profilazione, è un segnale dei tempi in cui viviamo, in cui la privacy online e la monetizzazione dei dati personali sono argomenti molto discussi. Gli utenti hanno diverse opzioni a disposizione per evitare l’addebito, come accettare i cookie di profilazione, utilizzare un client di posta esterno, esplorare alternative gratuite o considerare un abbonamento a pagamento. La scelta dipende dalle preferenze personali e dall’importanza attribuita alla tutela dei dati personali.

È importante prendere in considerazione le implicazioni di tali decisioni e valutare attentamente le opzioni disponibili per continuare a utilizzare i servizi online in modo sicuro e rispettoso della propria privacy.

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