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L’UE avvia la sperimentazione dei pagamenti biometrici

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Eliminare lo Spid non significa rinunciare al controllo!

La Commissione europea, controllata dai globalisti, sta investendo un sacco di soldi in un consorzio incaricato di lanciare un nuovo sistema di pagamento biometrico per i residenti dell’Unione europea.

Invece di pagare in contanti, i partecipanti al programma useranno le loro impronte digitali per trasferire denaro da un portafoglio di identificazione digitale – senza più carta o monete.

Il NOBID (Nordic-Baltic eID Project) è stato scelto per guidare il consorzio multinazionale, che comprende aziende come Thales e iProov. Questi due consorzi, insieme ad altri, lanceranno uno dei quattro programmi pilota di identità digitale previsti dall’UE nel marzo 2023.

“iProov è lieta che il consorzio NOBID abbia ottenuto il finanziamento e sia stato scelto per procedere con il pilota”, ha annunciato Andrew Bud, fondatore e CEO di iProov.

“Questo progetto dimostrerà che le Verifiable Credentials abilitate dalla biometria possono affrontare le sfide emergenti del mondo sempre più complesso dei pagamenti”.

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Tra gli altri partner tecnologici che si dice stiano contribuendo al progetto ci sono Signicat, RB, Auðkenni, IPZS, Poste Italiane, Intesi Group, InfoCert, FBK e Latvian State Radio e Television Center.

Il NOBID è composto dai seguenti Paesi: Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia e Svezia. Il consorzio è composto dai seguenti sei Stati: Danimarca, Germania, Islanda, Italia, Lettonia e Norvegia.

Entro il 2024 sarà pronto per l’Europa (e probabilmente per il mondo intero) un documento d’identità digitale pienamente funzionante

La Commissione europea ha affidato a tutti questi Paesi e aziende il compito di “pilotare e plasmare” il futuro della società senza contanti prevista dall’Unione europea, che riguarderà tutti i 27 Paesi membri. I finanziamenti provengono dal programma DIGITAL Europa della Commissione europea.

Al progetto pilota partecipa anche un consorzio di banche, come ci si potrebbe aspettare. Si tratta di DSGV, DNB e BankID, Nets, Intesa Sanpaolo, PagoPA, ABILab e Greiðsluveitan, tra gli altri.

I rappresentanti di NOBID sostengono di possedere già l’esperienza necessaria per realizzare con successo un progetto pilota di pagamento digitale su larga scala, che l’UE ha descritto come la sua priorità assoluta e la sua “visione” per un futuro digitale e senza contanti.

L’infrastruttura esistente sarà adattata per consentire l’emissione di pagamenti, i pagamenti istantanei, i trasferimenti da conto a conto e l’accettazione dei pagamenti sia online che nei negozi.

Il piano prevede che tutto sia completamente pronto entro il 2024. Tutti i residenti dell’UE avranno i loro documenti d’identità centralizzati all’interno della piattaforma, insieme alle patenti di guida e ai conti bancari. In altre parole, tutto ciò che riguarda una persona sarà memorizzato in un unico chip scansionabile.

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I sostenitori della privacy, come European Digital Rights (EDRi), si sono espressi contro il piano, così come i gruppi per i diritti civili e umani. A loro dire, i programmi di identificazione digitale come quelli in fase di sperimentazione violano molte leggi e costituzioni in tutta l’UE, anche in Germania, Austria e Paesi Bassi.

Molte aziende temono inoltre che il costo della transizione verso una società senza contanti sarà insormontabile, facendole crollare sotto il peso dell’oppressione totalitaria che presto arriverà.

“Sarà anche un sistema di credito sociale, in base al quale potranno bloccare il vostro conto in banca per i crimini di pensiero che monitoreranno tramite l’IA (intelligenza artificiale) collegata ai nanofili nel vostro cervello”, ha ipotizzato un commentatore sulla portata di ciò che è veramente in serbo per questa nuova esistenza distopica.

“Ci saranno anche tutte le vostre cartelle cliniche e tutto ciò che vi riguarda”.

Un altro ha scritto che probabilmente anche i “vaccini” Covid-19 saranno inclusi nello schema, poiché ai non vaccinati potrebbero non essere concessi gli stessi privilegi dei completamente vaccinati quando si tratta della funzionalità complessiva dei loro portafogli ID digitali (un film già visto).

Parere personale

Tutte queste notizie sul futuro vanno prese con le pinze. Abbiamo visto più volte come i piani dei globalisti stiano saltando, quindi non è da escludere che anche questo potrebbe fallire. Tuttavia non bisogna neanche prendere i fatti troppo alla leggera. In Italia, alcuni giornalisti indipendenti pro Trump, gioiscono perché si sta pensando di eliminare lo Spid a vantaggio della carta d’identità elettronica, come se questo significasse dire addio al piano di controllo degli esseri umani. 

Magari l’IDPay di Colao non entrerà mai in funzione ok, ma di certo questo non significa che non ci sarà un controllo totale in formato digitale. Ricordiamoci che in pieno periodo pandemico, i nostri cari politici hanno versano fior di miliardi nella “transizione digitale”. Credi davvero che questo progetto sia tramontato. 

Occhi aperti, sempre!

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