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Pornhub e altri giganti del porno abbandonano la Francia: “Meglio chiudere che rispettare le regole”

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Terremoto digitale in Francia: a partire da mercoledì, Pornhub, YouPorn e RedTube — tutte piattaforme di proprietà della canadese Aylocesseranno le loro attività nel Paese, in risposta alla richiesta delle autorità francesi di introdurre sistemi di verifica dell’età più rigorosi. La notizia è stata confermata da un portavoce dell’azienda a Reuters, che ha definito la decisione “difficile”, ma necessaria.

Secondo Aylo, le condizioni poste da Parigi sono troppo rigide. Piuttosto che conformarsi, ha preferito chiudere i rubinetti del traffico francese. L’azienda ha inoltre annunciato che informerà direttamente gli utenti transalpini con un messaggio mirato.

La richiesta arriva dall’Arcom, l’ente regolatore delle comunicazioni digitali e audiovisive, che da mesi è in pressing sulle piattaforme per adulti affinché implementino verifiche dell’età realmente efficaci. In assenza di misure adeguate, Arcom ha il potere di ordinare il blocco dei siti sul territorio francese e di imporre multe salate.

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La reazione del governo non si è fatta attendere. Clara Chappaz, ministra francese per l’intelligenza artificiale e le tecnologie digitali, ha commentato la vicenda su X (ex Twitter): “Se Aylo preferisce andarsene piuttosto che rispettare la legge francese, è libera di farlo.” Un messaggio chiaro, quasi provocatorio.

Il nodo centrale resta quello della protezione dei minori. Secondo Arcom, in Francia ci sono oltre 2,3 milioni di minorenni che accedono ogni mese a contenuti pornografici, nonostante le restrizioni in vigore. E il problema non è solo francese: anche le autorità dell’Unione Europea hanno aperto indagini contro diversi siti, tra cui proprio Pornhub, accusati di non rispettare le norme europee sulla tutela dei più giovani.

Le classiche “finestre di consenso” cliccabili senza controllo non bastano più. L’UE lo ha ribadito con forza: per accedere a contenuti destinati agli adulti servono barriere reali e verificabili, non semplici caselle da spuntare. Ma per ora, anziché adattarsi, alcuni dei colossi del porno preferiscono scomparire. E la Francia, nel bene o nel male, si conferma pioniera su un terreno tanto delicato quanto controverso.

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