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Putin dice no alla censura. Firmata una legge contro i social network dittatoriali

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Facebook, Twitter, YouTube e tutti gli altri social network e piattaforme di “informazione”, saranno bloccate se ritenute colpevoli di censura ai danni dei cittadini russi.

Da molti viene considerato un dittatore ma Putin è uno dei pochi al mondo, se non l’unico esponente politico a non avere paura di quello che viene definito Deep State e non teme di dire e fare ciò che pensa. 

E così, dopo la folle decisione da parte di alcuni social network, Facebook e Twitter in primis, di censurare l’ex presidente americano Donald Trump, Putin prende in mano la situazione e firma una nuova legge contro questa dittatura dei social network. 
Da ora in poi, tutti i social netowrk che osarenno bannare i cittadini russi o anche solo discriminarli, verranno messi al bando e saranno resi inaccessibili nel territorio russo.

A casa di Vladimir Putin quindi, Facebook & C. molto probabilmente non avranno lunga vita dato che è impensabile che questi social network di regime la smetteranno di zittire tutti coloro che osano esprimere un parere a loro scomodo. 

Nel frattempo, Amazon ha mantenuto la promessa e ha bloccato i server di Parler che dalla mezzanotte scorsa risulta completamente irraggiungibile sia sia dal web che dalle rispettive applicazioni

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Yatis
Yatis
3 anni fa

Ha fatto non bene ma strabene.