Google rinvia nuovamente il blocco dei cookie su Chrome
La privacy online ancora in bilico
All’inizio di quest’anno, Google aveva iniziato a testare il blocco dei cookie di terze parti in Chrome tra l’1% degli utenti del browser, ma a quel tempo gli inserzionisti non erano pronti per cambiamenti così radicali. Ora l’azienda ha annunciato che la decisione di implementare completamente questa funzionalità è stata ritardata a causa di controversie nel settore.
La società ha affermato che ci sono state una serie di sfide nel conciliare i disaccordi tra industria, regolatori e sviluppatori. Inizialmente Google intendeva disabilitare i cookie di terze parti per tutti gli utenti di Chrome entro la fine di quest’anno, ma la nuova dichiarazione afferma che la società “non sarà in grado di completare il processo nella seconda metà del quarto trimestre”.
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Pertanto, se verrà implementato un blocco completo dei cookie di terze parti per tutti gli utenti di Chrome, ciò avverrà solo nel 2025. Inoltre, questo era stato inizialmente annunciato nel 2020 con un piano per completare il processo entro due anni.
I cookie forniscono dati sulle visite degli utenti ai siti web. Vengono utilizzati per autorizzare i siti e mantenere questo stato quando si visita nuovamente la pagina. Ma questi dati vengono utilizzati anche dagli inserzionisti perché contengono informazioni sulle preferenze dell’utente, sulla lingua utilizzata, sulla valuta, sui prodotti di interesse e molto altro, il che consente loro di pubblicare pubblicità pertinente.
Questo ritardo nell’implementazione del blocco dei cookie di terze parti in Chrome riflette le difficoltà che Google sta affrontando nel trovare un equilibrio tra le esigenze degli utenti, degli inserzionisti e dei regolatori. Mentre l’azienda cerca di salvaguardare la privacy online, deve anche assicurarsi che il suo ecosistema pubblicitario non ne risenta eccessivamente. Questo nuovo cronoprogramma fino al 2025 dà più tempo all’industria per adattarsi e prepararsi a questo importante cambiamento.
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