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Chatbot AI fornisce informazioni errate alle aziende di New York City, spingendole a violare la legge

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New York City ha lanciato un chatbot AI nell’ottobre 2023 per fornire informazioni alle imprese locali sull’avvio e la gestione di un’attività in città. Tuttavia, questo chatbot sta fornendo alle aziende informazioni false e pericolose, incoraggiandole a violare la legge.

Informazioni errate sulla politica abitativa

Il chatbot fornisce informazioni errate sulla politica abitativa di New York City. Ad esempio, afferma che i proprietari non sono tenuti ad accettare buoni di Sezione 8 o inquilini che ricevono assistenza per l’affitto. Tuttavia, è illegale per i proprietari discriminare gli inquilini in base alla fonte di reddito, con una piccola eccezione per gli edifici più piccoli in cui vivono il proprietario o la sua famiglia.

Rosalind Black, direttrice dell’edilizia abitativa di New York City, ha testato il chatbot e ha scoperto altre informazioni false sulla politica abitativa. Il chatbot afferma che “è legale chiudere fuori un inquilino” e che “non ci sono restrizioni sull’importo dell’affitto che puoi addebitare a un inquilino residenziale”. In realtà, gli inquilini non possono essere chiusi fuori se hanno vissuto in un luogo per 30 giorni e ci sono restrizioni per le numerose unità con affitto stabilizzato in città.

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Informazioni errate sulle protezioni dei consumatori e dei lavoratori

Il chatbot fornisce anche informazioni errate sulle protezioni dei consumatori e dei lavoratori di New York City. Ad esempio, afferma che le imprese possono rifiutare il pagamento in contanti, il che è illegale in quanto discrimina i clienti non bancari. Il chatbot afferma inoltre che è accettabile trattenere le mance dei lavoratori e che non ci sono normative che informino il personale sui cambiamenti di orario (anche questo è errato).

Risposte incoerenti

Le risposte del chatbot sono incoerenti. In alcuni casi, fornisce informazioni accurate, mentre in altri fornisce informazioni false. Ciò rende difficile per le aziende fare affidamento sulle informazioni fornite dal chatbot.

Chiamata all’azione

Andrew Rigie, direttore esecutivo della NYC Hospitality Alliance, ha chiesto alla città di correggere gli errori del chatbot. Ha affermato che il chatbot potrebbe essere una risorsa preziosa per le piccole imprese, ma deve fornire informazioni accurate per evitare di fuorviare le aziende.

Leslie Brown, portavoce dell’NYC Office of Technology and Innovation, ha affermato che la città è consapevole degli errori del chatbot e sta lavorando per risolverli. Tuttavia, il chatbot rimane attivo e le aziende dovrebbero essere consapevoli delle informazioni errate che può fornire.

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