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Twitch: la piattaforma di live streaming conferma l’hack

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La perdita non includeva i dati personali degli utenti della piattaforma.

Twitch, la popolare piattaforma di videogiochi di Amazon, ha segnalato un hack mercoledì dopo che i dati riservati dell’azienda sono stati resi pubblici online.

Il servizio, in cui gli utenti trasmettono spesso videogiochi in diretta, ha confermato l’incidente su Twitter, precisando che i suoi “team stanno lavorando urgentemente per determinare l’ambito”.

La dichiarazione ha seguito le segnalazioni di una massiccia pubblicazione di dati di Twitch sulla griglia di messaggi anonimi di 4Chan, che offre 128 gigabyte di dati tra cui il codice sorgente dell’app, i registri di pagamento e i rapporti su un servizio di distribuzione di videogiochi digitali in costruzione da Amazon Game Studios.

Entità dell’hackeraggio

La fuga di dati apparentemente non includeva i dati personali degli utenti di Twitch, ma l’entità dell’hack è ancora oggetto di indagine.

Secondo la società di analisi di marketing N. Rich, le ricerche su Google per “come rimuovere Twitch” sono aumentate di otto volte con la diffusione della notizia.

“Con una violazione dei dati così preoccupante su una piattaforma così diffusa e globale come Twitch, gli utenti vogliono naturalmente proteggere se stessi e i propri dati il ​​prima possibile”, ha affermato un portavoce di N.Rich.

La persona che ha pubblicato i dati ha lasciato un messaggio affermando che l’hack è stato fatto per incoraggiare la concorrenza nello streaming video e perché la comunità di Twitch “è un pozzo nero disgustoso e tossico”, secondo i media.

Gli utenti di Twitch hanno organizzato uno sciopero virtuale il mese scorso per esprimere la loro indignazione per le molestie razziste, sessiste e omofobe che molti subiscono sulla piattaforma.

Il fenomeno degli “attacchi di odio” ha reso la piattaforma sempre più sgradevole per gli streamer che non sono bianchi o etero.

L’hashtag #TwitchDoBetter (Twitch do it better) ha attirato molte lamentele nell’ultimo mese, principalmente da giocatori di sesso femminile, non bianchi e membri di LGBTQ che affermano che la piattaforma non è riuscita a fermare i troll di Internet, pur mantenendo una fetta del 50% di vincite dagli streamer del gioco.

Lo staff afferma che sta lavorando per migliorare gli strumenti per proteggere gli account dagli abusi. Inoltre, ha citato in giudizio due utenti in una corte federale negli Stati Uniti, accusandoli di aver orchestrato “attacchi di odio”.

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