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Camminare di nuovo dopo l’ictus: l’esoscheletro dell’anca che fa miracoli

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Gli ingegneri presso l’Università del Massachusetts Amherst hanno realizzato un prototipo di esoscheletro che può migliorare la funzione motoria nei sopravvissuti di ictus, superando così i limiti dei tradizionali tapis roulant utilizzati nelle riabilitazioni ospedaliere.

Più dell’80% dei sopravvissuti di ictus rischia di perdere la normale funzionalità di una gamba. Durante il processo di riabilitazione, è essenziale che queste persone sviluppino una camminata asimmetrica per evitare tali conseguenze. Il team dell’Università del Massachusetts Amherst ha ottenuto successo in questo ambito creando un prototipo compatto di esoscheletro che migliora il funzionamento delle articolazioni dell’anca durante il movimento.

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Ispirandosi ai tapis roulant a cinghia divisa, il team ha sviluppato un esoscheletro che simula il movimento di cinture affiancate che si muovono a velocità diverse, accentuando l’asimmetria della camminata. Il prototipo viene fissato sui fianchi del paziente e applica uno stress simile sui muscoli e sulle articolazioni dell’anca.

Questo sviluppo potrebbe essere facilmente utilizzato da persone che hanno subito un ictus cronico. Attualmente, il team sta lavorando alla creazione di un’unità portatile che possa essere utilizzata al di fuori degli ospedali, con l’obiettivo di commercializzare e diffondere questa tecnologia.

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